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Dopo Luserna, il Coliving "sbarca" nel Vanoi. Volontariato in cambio di una casa gratis per 5 anni
Il progetto "Coliving-collaborare condividere abitare" promosso dalla Provincia di Trento, dopo l'esperienza positiva di Luserna viene lanciato anche a Canal San Bovo. 5 alloggi verranno dati in comodato d'uso gratuito ai partecipanti in cambio dell'impegno a svolgere attività di volontariato per il benessere e la crescita della comunità

CANAL SAN BOVO. Dopo il successo del progetto pilota, dove a Luserna sono arrivate 4 nuove famiglie con 9 bambini, la Provincia autonoma di Trento ha approvato un secondo accordo, questa volta con il Comune di Canal San Bovo. A disposizione vi sono 5 alloggi di proprietà ITEA Spa e del Comune di Canal San Bovo, con contratto di comodato d'uso a titolo gratuito (le spese sono a carico del locatario) per un periodo di 5 anni. In cambio, i partecipanti dovranno impegnarsi nei confronti della comunità contribuendo con attività di volontariato a favore del benessere di tutti e della crescita sociale e culturale del territorio.
Sono già due anni che in Trentino è nato il progetto “Coliving - collaborare condividere abitare”. Si tratta di un progetto di abitare collaborativo all'interno del Distretto famiglia della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri. Gli obiettivi? Favorire il ripopolamento del territorio del Primiero grazie a giovani famiglie con o senza figli, stimolare la nascita, e valorizzare i legami sociali, formali e informali. Inoltre, sostenere l'autonomia dei giovani affinché possano costruire un progetto di vita all’interno della nuova comunità.
Ma non è finita qui. Grazie al progetto si può utilizzare la forma dell’abitare condiviso e collaborativo come uno strumento per favorire l’aumento del capitale territoriale, la crescita del benessere della comunità, e infine la costruzione di una rete di comunità. Le famiglie potranno infatti avere un ruolo attivo all'interno del contesto territoriale.
Due sono i vantaggi del Coliving: l’incremento demografico dei territori montani e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, altrimenti sfitto e inutilizzato e quindi soggetto a veloce deperimento e degrado. Importante pertanto è rinsaldare e dare vita a nuove reti sociali che condividono l’idea di un welfare generativo mettendo al centro politiche giovanili, abitative, sociali e lavorative.
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito della Provincia.